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Motivazione

Intervista alla trail runner Beth Pascall

Abbiamo incontrato Beth Pascall, trail runner britannica di fama internazionale e ambasciatrice di Salomon, per discutere della sua crescita come atleta di trail e dell’incredibile performance alla competizione ultratrail WSER 100 (anche conosciuta come Western States Endurance Run, o più brevemente Western States 100 e che ha luogo sulle montagne della Sierra Nevada in California sulla distanza di circa 161 km, o 100 miglia, il sito proposto è in inglese), del suo allenamento e dei suoi obiettivi per la competizione UltraTrail du Mont Blanc di quest'anno e per scoprire i suoi migliori consigli pe l’abbigliamento e l’attrezzatura da trail running.

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Benvenuta Beth! Grazie per averci dedicato del tempo per questa intervista.

Non c’è di che! Ad essere onesti, fuori sta piovendo a dirotto, quindi è una buona scusa per rimandare per un po' la mia corsa.

Ottimo, ho scelto un buon giorno per un'intervista allora! Questo risponde anche a quella che sarebbe stata la mia prima domanda, ossia com’è il tempo in Francia. Perché sorprendentemente è davvero bello in questo momento qui nel Regno Unito!

Bene! Che anno fenomenale hai appena trascorso in termini di risultati di corsa! Iniziamo parlando della tua eccezionale prestazione il mese scorso alla Western States® Endurance Run, che hai terminato arrivando al settimo posto con un tempo di 17:10:42, registrando, per la categoria femminile, uno dei tempi più veloci nella storia di questa gara.

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Ti sentivi fiduciosa prima della gara e ti aspettavi di registrare un tempo così incredibile?

No, non ho mai pensato che avrei stabilito un tempo così veloce. Non credevo che nessuno avrebbe corso così velocemente perché è stato un anno davvero caldo, di fatto è stato uno dei più caldi nella storia degli Stati Uniti. Ero fiduciosa prima della gara, sicura della mia preparazione, ma in queste lunghe gare ci sono così tanti imprevisti che non partecipi aspettandoti di vincere perché sai che probabilmente non accadrà. Quindi sì, ritenevo di essere una delle poche ragazze con la possibilità di vincere, ma di certo non puntavo alla vittoria, ma piuttosto di fare una buona gara e poi vedere come sarebbe andata.

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Deve essere stata una sensazione fantastica quando hai tagliato il traguardo e hai registrato questo tempo da record! Puoi raccontarci del tuo allenamento e preparazione per l'evento e quanto tempo sei stata negli Stati Uniti prima di partecipare a questa gara?

Sono rimasta negli USA per quasi tre mesi in totale: sono arrivata ad aprile per partecipare alla Canyons 100k, che è uno dei modi per essere selezionati in automatico per la WSER ed è stata la mia opportunità d’oro per essere scelta, essenzialmente perché è stata una delle 3 o 4 gare a cui mi ero iscritta e che si è svolta per davvero.

Successivamente mi sono diretta a Flagstaff in Arizona, dove sono rimasta per circa 6 settimane. Questo è un luogo noto ai fondisti perché è in altitudine, è asciutto e fa molto caldo ed è quindi stata un’ottima località per allenarsi per la Western States 100. È anche nei pressi del Grand Canyon, quindi ho potuto correre a lungo nel Canyon, l'ideale per prepararsi al caldo e ho addirittura corso lì con temperature che hanno raggiunto i 43°C!

Nelle ultime tre settimane prima della WSER, mio marito mi ha raggiunto e siamo rimasti in California, abbiamo viaggiato un po' (principalmente facendo campeggio) e ci siamo divertiti molto.

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Puoi descrivere come è stata la gara? Immagino che ci siano stati molti alti e bassi su una distanza così lunga!

Sì, ci sono stati! Praticamente dopo i primi 32 chilometri circa, che sono stati piuttosto facili da correre, è stato un ciclo costante di alti e bassi fino alla fine e questi erano dovuti principalmente al caldo. Quest'anno la gara è stata tutta una questione di mantenersi freschi e prendersi cura di sé: in ogni punto di ristoro mi sono versata acqua addosso e messa il ghiaccio ovunque: negli scaldamuscoli delle braccia, intorno al collo e nello zaino. Mi sono sentita bene per qualche chilometro, ma poi gradualmente ho iniziato a sentire caldo prima di raggiungere la stazione di ristoro successiva dove ho ripetuto lo stesso processo: rifrescarmi e sentirmi meglio, per poi surriscaldarmi di nuovo appena rimessa in marcia. Ci sono state anche un paio di occasioni in cui ho sentito così caldo che ho dovuto sedermi e riposare per un paio di minuti perché avevo bisogno di prendermi del tempo per abbassare un po' la mia temperatura interna e se avessi continuato sarei probabilmente arrivata allo sfinimento. A volte sono dovuta restare più tempo alle stazioni di soccorso di quanto probabilmente avrei fatto di solito, ma alla fine è stata la decisione giusta.

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Ovviamente conosci molto bene il tuo corpo e i tuoi limiti e sembra che il tuo giudizio e la tua esperienza abbiano avuto un ruolo enorme nel tuo successo.

Sì, sono d'accordo, ma posso assicurarti che non sono abituata a questo tipo di caldo! Non puoi prepararti per affrontare il caldo in allenamento, perché non hai i punti di ristoro e non c’è il supporto che hai quando sei sul percorso. Quindi sì, hai ragione, riguarda la mia esperienza, conoscenza del mio corpo e di quanto posso spingermi: che sia affrontare il caldo o un’altra sfida, ho applicato gli stessi criteri.

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Nonostante il tuo successo atletico, gli ultimi 18 mesi sono stati molto difficili e impegnativi per tutti noi sportivi. In qualità di medico e atleta, come sei riuscita a far fronte alle restrizioni del lockdown e all'impatto che il COVID ha avuto sulla tua vita?

Il lavoro è stato impegnativo perché abbiamo dovuto essere davvero flessibili e le procedure sono cambiate costantemente durante la pandemia.

In termini di corsa, come atleti siamo soliti avere obiettivi, e ci sono stati momenti nell'ultimo anno in cui ho avuto determinati obiettivi e altri momenti in cui è stato semplicemente impossibile allenarsi per qualcosa di specifico: è stata una vera esperienza di apprendimento e a volte l'ho trovata difficile. Penso però che mi abbia aiutato a imparare a divertirmi durante l’allenamento piuttosto che concentrarmi solo sugli obiettivi. Adoro quella sensazione di essere nel bel mezzo di un duro allenamento quando tutto va come dovrebbe andare... è quasi meglio che partecipare alle gare e io amo correre!

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Nella foto: Beth che taglia il traguardo della Western States, 2021. Credito fotografico: Beth Pascall.

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Come hai dovuto modificare e adattare la tua preparazione?

Il mio allenamento è stato diverso nel senso ho dovuto allenarmi contemporaneamente per molti obiettivi completamente diversi: c'è stato un periodo all'inizio di quest'anno in cui non sapevo se mi sarebbe stato permesso di andare in America e mi stavo allenando per una corsa da 100k e una corsa su pista da 100k allo stesso tempo, quindi mi sono dovuta mantenere molto flessibile.

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Questi cambiamenti hanno avuto qualche aspetto positivo?

L’aspetto più positivo degli ultimi 18 mesi è la popolarità raggiunta dalle competizioni Fastest Known Time che credo resterà. È stato davvero entusiasmante vedere così tante persone stabilire record davvero incredibili sui trail nazionali del Regno Unito. Ora le persone possono anche gareggiare se lo vogliono e molti stanno ancora cercando di stabilire dei record, è davvero edificante.

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Per quanto riguarda la tua prossima grande gara, come stanno andando l'allenamento e la preparazione per l’UltraTrail du Mont Blanc di quest'anno?

Direi che la mia preparazione per questa competizione consiste più nel recupero dalla Western States 100 piuttosto che un allenamento specifico per questa gara. Sono entrambi mie specialità, ho solo 9 settimane per recuperare, il che non è poi così lungo se ti impegni al 100% alla WSER, cosa che ho fatto. Poiché mi sono allenata e ho corso molto più duramente lì quest'anno, sto impiegando molto più tempo per recuperare. Quindi, la preparazione all’UltraTrail du Mont Blanc riguarderà più progredire passo passo, magari correndo un po' in montagna e preparando le gambe, ma non direi che mi sto "allenando" per questa gara, sto solo facendo il possibile per essere al meglio della forma alla linea di partenza.

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L’UltraTrail du Mont Blanc è una gara di 170 km con oltre 10.000 m di dislivello. Che abbigliamento e attrezzatura indosserai e porterai durante la gara?

Per tutte le corse di lunga distanza, le scarpe sono la cosa più importante da considerare. Per questa competizione userò le scarpe da trail running Salomon S-Lab Ultra 3, che sono le mie scarpe preferite da molti anni. E anche se non le indosserò per la gara, vale la pena menzionare la Salomon Ultra Glide, una scarpa da trail running con cui mi sono allenata molto e ottima per chiunque desideri extra comfort.

Inoltre, probabilmente pioverà, come sta succedendo ora, quindi in queste condizioni indosserò la giacca impermeabile Salomon S-Lab Motionfit 360 GORE-TEX, un capo immancabile per la corsa.

Dopo quasi un anno di non utilizzo dei bastoncini, trascorrerò le prossime settimane affinando la mia tecnica prima del giorno della gara utilizzando i bastoncini da trail running Leki Micro-Trail Pro. Impiegare dei bastoncini nelle gare di ultradistanze fa davvero la differenza, ma solo se sai come usarli. Quando sono nel Regno Unito uso uno SkiErg, una macchina cardio per sviluppare la forza nella parte superiore del corpo, cosa che aiuterà in gara, dato che voglio usare i bastoncini in modo efficace.

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Puoi darci più informazioni sull'alimentazione e sull'idratazione per correre una gara ultra come l’UltraTrail du Mont Blanc? Quali cibi e bevande porterai con te e cosa probabilmente mangerai e berrai durante la gara?

Il mio obiettivo è assumere 80 g di carboidrati all'ora per l'intera gara e questo è qualcosa che ho impostato nelle gare per parecchi anni e che funziona per me. Molti di questi carboidrati verranno dai gel energetici Spring che è principalmente un gel a base di riso, un carboidrato più complessi e senza maltodestrina. Per una gara lunga come questa che sto per affrontare, integrerò i gel con del cibo solido nei punti di ristoro, come una pasta in brodo e assumerò anche delle bevande energetiche: uso una combinazione di bevande e gel energetici, che contengono elettroliti. Trasporterò abbastanza liquido già miscelato per coprire la distanza tra i punti di ristoro, ma porto anche bustine in polvere che posso poi mescolare con acqua ogni volta che ne ho bisogno e questo mi evita di portare peso inutile nello zaino.

Il processo di rifornimento è qualcosa su cui ho lavorato molto nel corso degli anni e 9 volte su 10 questa strategia funziona.

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Dopo i tuoi incredibili risultati negli ultimi 12 mesi, che includono un nuovo record di Fastest Known Time per la gara inglese di trail running Bob Graham Round nel 2020 e, più recentemente, la tua vittoria al WSER 100, devi sentirti davvero sicura di te mentre ti prepari per il tuo 4° UltraTrail du Mont Blanc. Il tuo precedente miglior piazzamento è stato un magnifico 4° posto nel 2018, ma in base alla tua forma attuale, pensi di poter seguire la scia di Lizzie Hawker e diventare la sola seconda sportiva britannica a vincere questo prestigioso evento?

Mi sento fiduciosa nella mia forma fisica, ma onestamente, non lo so, perché la mia preparazione è molto diversa quest'anno. Di solito sviluppo sicurezza facendo prima della gara un sacco di allenamento, in particolare in montagna, mentre quest’anno, a causa della Western States, non lo farò proprio. Sento però che è la cosa giusta da fare, pur sapendo che non avrò quella fiducia che di solito ottengo da un allenamento specifico.

Realisticamente, penso di avere la possibilità di vincere, ma ci sono anche altre ragazze che sono altrettanto preparate e hanno la stessa probabilità. Inoltre, ci sono ancora più fattori che possono giocare a sfavore in questa competizione perché è una corsa così lunga. Quando partecipi a questa gara non pensi al piazzamento o al traguardo, ma solo all’andare là fuori, prenderti cura di te e vedere cosa succede.

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Nella foto: Beth che si allena nell’Olympic Valley in California prima della Wester States, 2021. Credito fotografico: Salomon / Pete O'Brien

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Sei un’atleta professionista da molti anni, ma probabilmente sei ora nella tua miglior forma fisica. Cosa ritieni sia la ricetta chiave del tuo successo? Cosa è cambiato negli ultimi due anni che ti ha permesso di portare la tua forma fisica e le tue prestazioni a questo livello?

Sì, ho sicuramente fatto un grande salto negli ultimi due anni, ma penso che sia principalmente dovuto ad anni di allenamento costante. Penso che la pandemia possa aver aiutato l'anno scorso, in quanto facendo meno gare c'è stato ovviamente più tempo per un allenamento coerente. Ho rotto la caviglia mentre aiutavo un amico a completare la Bob Graham l'anno scorso e ho trascorso molto tempo allenandomi sulla bici. Quando ho ricominciato a correre, mi aspettavo che ci volesse un po' di tempo per recuperare la mia forma fisica, ma dopo poche settimane è stato chiaro che ero più in forma che mai e i tempi in cui correvo in allenamento sono stati davvero inaspettati. Ero davvero in forma per quest'anno, quindi avrà avuto a che fare con quello.

Il mio allenatore, Martin Cox (sito in inglese), dice che a volte i grandi miglioramenti fisici avvengono quando meno te lo aspetti, spesso per ragioni inspiegabili. Quel che posso dire per certo è che non c'è niente che sia cambiato radicalmente nel mio allenamento che ha portato al mio successo nelle corse di quest'anno.

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Chi è la tua fonte d’ispirazione?

Martin Cox mi ispira più di chiunque altro. È stato un atleta fenomenale e ha goduto di una carriera di running di grande successo e davvero non riesco a immaginare dove sarei oggi senza la sua influenza come allenatore. Ho così tanto rispetto per lui come persona e si entusiasma così tanto (quasi quanto me!) quando le sessioni vanno bene: mi ha sicuramente trasmesso la sua passione per lo sport, ecco perché è una tale fonte d’ispirazione per me.

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È davvero fonte d’ispirazione osservare i tuoi progressi e il tuo percorso di crescita come atleta. Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

Più di ogni altra cosa voglio continuare a essere una trail runner, idealmente correndo in modo competitivo il più a lungo possibile. Per me non si tratta tanto di spuntare obiettivi specifici, ma al momento le gare che mi entusiasmano di più sono quelle di cui abbiamo parlato, la Western States e l’UltraTrial du Mont Blanc. Una volta che hai fatto parte di una di queste due gare, tutto il resto non fa per me. Voglio dire, potrebbe diventare un po' noioso perché torno alle stesse gare ogni anno, ma sono quelle competizioni che mi fanno alzare dal letto alle 4:30 del mattino a gennaio quando piove a dirotto. Mi piacerebbe correre anche l’ultramaratona statunitense l'Hardrock 100 Endurance Run perché sono le ultramaratone di 100 miglia (ca 161km) che mi entusiasmano di più e voglio correre in modo competitivo per tutto il tempo che il mio corpo me lo consentirà.

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Hai qualche consiglio da condivere per gli aspiranti trail runner e in particolare per coloro che sono nuovi in questo sport?

Penso che impari di più quando ti metti in situazioni leggermente scomode, quindi se vuoi davvero fare trail running, ti consiglio di partecipare a una gara. Scegli anche una competizione molto breve e face, spesso è un buon modo entrare in scena e farsi strada nella comunità per imparare di più. Ed è una comunità davvero accogliente, perché quando vai a una gara, tutti sono super amichevoli e davvero disponibili: non ci sono primedonne nel trail running. Ci sono anche molti club specifici per le corse fuoristrada, trail, in collina e di trail running più tecnico in tutto il mondo e questo è un ottimo modo per imparare di più sullo sport e trovare persone che condividono la tua passione e con cui allenarsi. Inoltre, se sei da solo, dedicati al trekking e trascorri più tempo possibile sui sentieri perché ci vuole un po' di tempo per sviluppare sicurezza e abituarsi a diversi tipi di terreno. Prendi le cose lentamente e allenati gradualmente per evitare lesioni.

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Grazie Beth, è stato un vero piacere chiacchierare con te e ti auguriamo in bocca al lupo per l’UltraTrail du Mont Blanc e per tutte le tue gare future!

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Puoi seguire Beth Pascall e tutte le sue avventure di trail su Instagram.

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Scopri di più sulla corsa trail visitando il nostro Angolo del Trail e assicuratevi di avere tutto il kit per la corsa necessario per la vostra prossima avventura.

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